Fermo in posa come uno scemo, scultura teatrale di Dario Bellini, con Francesco Alberici e Daniele Turconi
Mart 3 dicembre 2014
2′ 24” – estratto
Tutto parte da questa frase di Daniel Arasse: La semplificazione un po’ maldestra dei modelli anteriori è forse il segno di uno slittamento verso una retorica della sobrietà. Arte che parla d’arte quindi: due attori discutono di un’arte che ha per oggetto altre opere d’arte. L’immagine a cui fanno riferimento è quella di quei turisti che si fanno fotografare nelle pose delle opere nei musei. Questa pratica non è poi così sciocca se intesa come una forma di ermeneutica per mimetismo. Cioè seguire lo slancio, sentire il proprio corpo attraversato dalla composizione formale della figura. Non è per niente un gesto stupido, proprio perché fatto con allegria e scanzonata disinvoltura.