Descrizione del mondo: il progetto
descrizione /desckri’tsjone/ s. f. [dal lat. descriptio -onis, der. di describĕre “descrivere”]. – 1. a. [l’atto del descrivere qualcosa a parole e, anche, le parole con cui si descrive: fare una d. dei fatti; d. efficace] ≈ (non com.) delineazione, presentazione, rappresentazione. b. [il descrivere un fatto e sim.] ≈ esposizione, narrazione, racconto, relazione, resoconto. 2. (estens., non com.) [rappresentazione grafica di una figura geometrica: d. di una curva] ≈ disegno, rappresentazione.
(Dalla voce “descrizione” dell’Enciclopedia Treccani.it, Sinonimi e Contrari)
La descrizione è un’azione linguistica, è un enunciato, è un oggetto simbolico e materiale. Il mondo è il luogo di tutti gli eventi e di tutti gli oggetti che si possono descrivere. Il mondo è il luogo in cui si depositano e si accumulano tutte le possibili descrizioni di tutti i gli eventi e gli oggetti del mondo. Il mondo è un posto zeppo di descrizioni del mondo.
Questo progetto, nella sua formulazione germinale, si è dato la forma di un’installazione collettiva, ossia di un luogo in cui poter mettere in rapporto oggetti diversi portati da soggetti diversi, descrizioni-reperto portate da autori o raccoglitori di descrizioni. Questa installazione collettiva vorrebbe essere poi itinerante, cercando ogni volta occasioni concrete d’incontro, e nello stesso tempo vorrebbe costituirsi come archivio virtuale, di ciò che la nutre e la consuma, di ciò che la precede e la segue, in termini di materiali, documenti e riflessioni. Questa installazione collettiva, infine, ha bisogno di uscire dalla specificità del genere o della disciplina. Vuole poter inventare forme e costruire concetti, raccogliere fedelmente documenti e travisarne altri, muovere dalla scrittura poetica per andare altrove.